lunedì 2 settembre 2013

LE NEBBIE DI AVALON
di Marion Zimmer Bradley

Titolo: Le nebbie di Avalon
Titolo originale: The Mists of Avalon
Autore: Marion Zimmer Bradley
Editore: TEA
Genere: Fantasy    
Trama

Vi fu un’epoca in cui le porte tra i mondi fluttuavano con le nebbie e si aprivano al volere del viaggiatore. Di là dal regno del reale si schiudevano allora luoghi arcani, territori favolosi dove le più ammalianti creature parlavano lingue oggi sconosciute; dove nessuna cosa era identica a se stessa, ma poteva mutarsi a ogni istante in un’altra. Con l’andar del tempo, però, passare da una parte all’altra si fece sempre più difficile. Allora, come oggi, furono le donne a fare da mediatrici. Morgana, Igraine e Viviana conoscevano il modo per far schiudere le nebbie e penetrare nel magico regno di Avalon: come questo fosse, quali misteri racchiudesse, in che modo le Dame del Lago potessero influire sulle vite degli ardimentosi eroi della Tavola Rotonda è l’argomento di questo romanzo seducente, magico a propria volta. Riusciremo anche noi, alla fine, a scoprire il varco che tuttora conduce da un regno all’altro? Sì, se dei tanti segreti che la voce di Morgana ci svela attraverso le pagine di questo libro, terremo a mente il primo, il più semplice e tuttavia più grande: che siamo noi, con il nostro pensiero, a creare giorno per giorno il mondo che ci circonda.      


Recensione:

Credo che questo libro non abbia bisogno di ulteriori recensioni visto che si tratta di un classico ormai del genere fantasy, ma fa sempre piacere, agli amanti del genere, vederlo in una libreria, virtuale o meno, ed in particolare nel mio blog non poteva mancare quello che rimane per me uno dei libri più belli che abbia letto.
Nonostante faccia parte della serie Il ciclo di Avalon di cui non è il primo volume ma bensì il quarto, nulla vieta di leggerlo singolarmente, senza perdere parti o riferimenti della storia che ne influiscano la comprensione.
Già dalle prime righe questo libro riesce a proiettarci nella mente i luoghi che vediamo descritti, le sensazioni, il senso di umidità e il freddo pungente che avvolgono il castello sul promontorio, per trasportarci completamente in quell'ambientazione, in quell'epoca, trasudante di mistero e di storia, di magia e di guerre, per farci chiedere ad un certo punto se quella che stiamo leggendo è pura invenzione o se possa essere l'impronta di un passato che nessuno conosce.
I cambi di ambientazione, mai bruschi e sempre ben legati tra loro, ci portano a domandarci se si tratti ancora dello stesso libro dell'inizio, da tanto è vario il contesto, sempre però con un ben evidente filo conduttore.
Lo stile dell'autrice è, a mio parere, un perfetto connubio di fluidità e di capacità di rendere con le parole quello che vedremmo attraverso un quadro, descrittivo senza essere dispersivo, immediato ma non superficiale.
Un libro che ho amato profondamente e che non riuscivo a smettere di leggere, che mi costringeva a cambiare posizione di lettura più e più volte pur di non cedere al sonno ( quando leggevo prima di dormire) e che una volta terminato mi ha fatto andare alla ricerca immediata degli altri libri dell'autrice che poi ho letteralmente divorato allo stesso modo.
Neanche a dirlo, un cinque su cinque!

1 commento:

  1. Son assolutamente d'accordo su tutto quello che hai detto a proposito di questo romanzo.
    Una curiosità, hai accennato al fatto che poi ne hai letti altri. Hai letto anche Le Luci di Atlantide?

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